Questo articolo è dedicato ad un’informazione riguardante i rischi del trucco permanente.

Credo quindi che si utile per il professionista, ma soprattutto per il cliente finale, fare delle dovute considerazioni, prima di effettuare una seduta.

Per iniziare ci tengo a fare una precisazione su dei termini che spesso ricorrono frequentemente. Per esempio: “ Che differenza c’è tra trucco permanente e trucco semipermanete?”.

La differenza tra trucco semipermanente e trucco permanente non esiste!

Le due definizioni indicano esattamente la stessa cosa. Permanere vuol dire continuare ad essere o a stare, durare. Ossia indica un periodo relativamente lungo ma indefinito! Permanente non è sinonimo di eterno o di infinito.

Da qui, la definizione di semi-permanenza non ha senso. Cosa dovrebbe significare avere un trucco semipermanenete? Avere un trucco, per la metà di un lungo periodo? Ma se non posso quantificare il periodo, come faccio a stabilirne la sua metà? Diciamo che la parola semipermanente dovrebbe spaventare meno l’ignaro cliente, perché dà l’idea di un qualcosa che dura di meno. Ma in realtà non è così. La definizione “trucco permanente” basta perfettamente a descrivere coerentemente il comportamento, nonché l’esito del trattamento in questione.

L’azione che genera poi un trucco permanente è un zione tatuatoria o più precisamente di dermopigmentazione. Significa spingere nel derma una preparazione colorante sterile, attraverso un ago sterile non cavo.

A mio avviso questa definizione è la più corretta per indicare genericamente tutte e tre le sottocategorie che effettuano la medesima azione: Dermopigmentazione Estetica (micropigmentazione para-medicale), Dermopigmentazione Visagistica (trucco permanente) e Dermopigmentazione Artistica (body tattoo). Cambiano le modalità, i prodotti, le attrezzature, le motivazioni di chi si sottopone, le competenze di chi propone, ma l’azione rimane tale e quale.

Il trucco permanente è semplicemente un “tatuaggio” fatto sul viso! Una dermopigmentazione fatta con pigmenti bioriassorbibili e con attrezzature e tecniche specifiche.

Rischi del trucco permanente

Premetto che ho sentito parlare di tecniche che sembrano far credere che il trucco permanente sia come iniettato, facendo così credere che sia una tecnica effettuabile solo dai medici, ma non si tratta assolutamente di trucco permanente. Ricordo che il trucco permanente può essere eseguito tranquillamente anche in tutti i saloni di bellezza in possesso dei requisiti igienico sanitari previsti dalle aziende sanitarie locali, nonché dalle leggi regionali e linee guida ministeriali.

1. Controllare sempre l’attestato dell’operatore a cui si richiedono lavori di trucco permanente.

Sia il trucco permanente che la micropigmentazione paramedicale, devono essere eseguiti da operatori abilitati ad esercere tale attività, quindi in possesso di una attestazione regionale valida ai sensi della legge quadro 845. Questo per dire che l’estetista, se non in possesso del titolo appena indicato, non può eseguire trucco permanente, accertarsi dell’esistenza di un attestato dell’operatore che deve praticarcelo.

2. Controllare che l’operatore disponga di regolare licenza Igienico-Sanitaria.

Seconda cosa per diminuire i rischi del trucco permanente è senza dubbio la licenza igienico-sanitaria del centro, in questo documento (che per legge deve essere affisso), deve comparire in chiaro che il centro è autorizzato a svolgere servizi di trucco permanente, oltre che estetica, tatuaggio, ecc..

3. Controllare che i pigmenti siano sterili e certificati.

La terza cosa per diminuire i rischi del trucco permanente riguarda la preparazione dei colori che l’operatore utilizzerà per noi. Dovranno essere per legge certificati e sterili.

4. Assicurarsi che l’ago sia scartato davanti a voi (e di solito, anche il resto dell’attrezzatura utilizzata).

La quarta cosa riguarda l’ago. Deve essere scartato davanti a voi, ma non solo l’ago! Pretendete massimo utilizzo di materiale sterile e monouso. Quindi per esempio, anche il bicchierino per contenere il colore, deve essere scartato davanti a voi.

5. Attenzione a non far utilizzare su di voi una qualsiasi matita da trucco!

Molta attenzione va prestata per il disegno delle forme da tatuare sul trucco permanente : assolutamente non va utilizzata una normale matita da trucco. Questo è un gravissimo errore, sotto infiniti aspetti. Tra i più importanti la non sterilità e la non biocompatibilità della pasta grassa della matita. Inoltre sotto l’aspetto tecnico, il rischio di viraggi di colore è molto più alto.

6. Controllare che le attrezzature siano protette da pellicole plastificate.

Un altro aspetto molto importante è che tutte le attrezzature siano rivestite con pellicola plastificata protettiva. Questo per evitare il rischio di contaminazione incrociata di alcune malattie, tra cui epatite..

7. Controllate che vengano utilizzati i DPI (Dispositivi di protezione individuale).

Se volete diminuire i rischi del trucco permanente, occhio al camice, alla cuffietta, alla mascherina.. Questi si chiamano D.P.I., e devono essere nuovi! Se doveste notare macchinette sospette si i D.P.I. informatevi subito.

8. Assicuratevi che i guanti dell’operatore sia sterili e monouso.

9. Diffidate di operatori troppo..”economici”.

Per quanto detto, considerando che un’abilitazione regionale costa circa 2.000 €, tenuto conto che l’attrezzatura di norma oscilla dai 2.000 ai 5.000 € ed aggiungendo che una buona formazione specifica può arrivare anche a costare 4.000 €, ritengo che un trattamento “professionale” di trucco permanente dovrebbe essere proposto ad un costo che si aggiri intorno ai 300/600 €. Su queste cose non cercate l’affare a tutti i costi altrimenti aumenterete i rischi del vostro trucco permanente. Dubito fortemente che un operatore, avendo fatto un investimento nel proprio lavoro di circa 8.000 €, vi possa proporre un trattamento a 150 €! Mi viene da pensare che in qualcosa abbia risparmiato….

10. Buon senso, sempre!

I consigli che avete appena letto, non sono stati esposti per ordine di importanza. Sono tutti importantissimi per diminuire i rischi del trucco permanente, vitali per alcuni aspetti! Forse quest’ultimo è il più importante di tutti, sia per il cliente che per l’operatore. Purtroppo sempre più frequente è il binomio ignoranza-azione.